Domande sulla Legge 4/2013

Principi generali e ambito di applicazione

La Legge 4/2013 disciplina le professioni non organizzate in ordini o collegi, garantendo trasparenza e tutela per i consumatori.

Promuovere la trasparenza e la qualificazione delle professioni non organizzate in ordini o collegi, garantendo tutele ai consumatori.

No, si applica a qualsiasi professione non regolamentata, sia esistente che emergente.

Una professione regolamentata è soggetta a un albo, ordine o collegio riconosciuto dallo Stato, mentre una non regolamentata è libera ma disciplinata dalla Legge 4/2013.

Si riferisce a quelle attività professionali che non sono regolate da un albo, un ordine o un collegio professionale riconosciuto dallo Stato.

No, la legge non istituisce nuovi albi ma regolamenta l’esercizio delle professioni senza albo.

Solo se ha ottenuto un’attestazione di qualità da un’associazione professionale riconosciuta o una certificazione UNI.


Riconoscimento e qualificazione professionale

No, non è richiesto un titolo di studio specifico, ma la qualificazione del professionista avviene attraverso competenze ed esperienza.

Non esiste un riconoscimento statale formale, ma la legge permette ai professionisti di qualificarsi attraverso associazioni professionali.

Tramite l’iscrizione a un’associazione professionale, il rispetto di un codice deontologico e l’eventuale certificazione delle competenze.

Sono enti che promuovono la qualificazione dei professionisti, garantendo trasparenza e offrendo strumenti di valorizzazione delle competenze.

Non hanno valore legale come un ordine, ma svolgono un ruolo di autoregolamentazione e trasparenza nei confronti del mercato.


Associazioni professionali e loro funzioni

Deve avere uno statuto chiaro, un codice deontologico, strumenti di formazione e tutela per gli utenti.

No, ma può rappresentare gli interessi della categoria e promuovere la qualificazione dei suoi membri.

Deve dimostrare un numero significativo di iscritti e attività utili alla qualificazione professionale.

No, ma possono rilasciare attestati di qualità e qualificazione professionale.


Requisiti e obblighi dei professionisti

Se iscritti a un’associazione, devono aderire al codice etico adottato dall’ente.

No, la legge non prevede abilitazioni, ma solo attestazioni di qualità.

La legge non lo impone, ma è una buona pratica, spesso richiesta dalle associazioni.

Le associazioni professionali hanno il compito di vigilare sui loro membri.

Dipende dalle regole dell’associazione: possono includere richiami, sospensioni o espulsioni.


Associazioni professionali e attestazione di qualita'

No, l’iscrizione è volontaria, ma può essere utile per garantire credibilità e qualificazione sul mercato.

Deve adottare un codice di condotta, offrire strumenti per la tutela dei consumatori e promuovere la formazione continua.

È un documento rilasciato dalle associazioni professionali per certificare la competenza e l’aggiornamento dei professionisti.

No, non è un titolo abilitante ma un riconoscimento volontario rilasciato dalle associazioni professionali.

No, la legge garantisce la libertà di esercizio, anche senza iscrizione ad associazioni.


Norme UNI e certificazioni di qualita'

Le norme tecniche codificano lo stato dell’arte di un prodotto, un servizio, un processo, una professione. In questo caso definisce lo standard di qualità per una determinata professione.

No, solo alcune professioni hanno standard certificati da UNI.

No, la certificazione è volontaria ma può migliorare la credibilità del professionista.

La certificazione UNI è rilasciata da enti terzi indipendenti, mentre l’attestazione di qualità è rilasciata da un’associazione professionale.

No, solo gli organismi di certificazione accreditati possono rilasciare certificazioni UNI.

No, è volontaria ma migliora la credibilità del professionista.

Non automaticamente, ma può facilitare il riconoscimento delle competenze in altri paesi.


Aspetti legali e fiscali

Dipende dal bando e dai requisiti richiesti, ma in alcuni casi possono partecipare.

Dipende dalla specifica attività svolta, da verificare con un commercialista.

No, in genere versano i contributi alla Gestione Separata INPS.


Tutela dei consumatori e trasparenza

Può consultare l’eventuale iscrizione a un’associazione professionale o verificare le certificazioni possedute.

Deve rispettare le norme di correttezza e trasparenza previste dalla legge.

Sì, rivolgendosi all’associazione professionale di appartenenza, utilizzando lo strumento dello “Sportello del cittadino”, o alle autorità competenti.

No, è vietato creare confusione con le professioni regolamentate.

Sì, se il professionista viola il codice deontologico dell’associazione.

Sì, secondo le normali procedure di tutela dei consumatori.


Il ruolo del MIMIT - Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Il MIMIT fornisce le linee guida, monitora le associazioni professionali e tutela i consumatori.

Sì, il MIMIT detiene una banca dati dove è possibile consultare l'elenco delle associazioni professionali previsto dalla disciplina (legge n.4/2013) https://dati.mise.gov.it/index.php/associazioni-professionali

Il MIMIT può segnalare irregolarità e fornire indicazioni per la tutela del mercato.